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Hashtag, 11 anni e… non sentirli?

Posted by on Ago 24, 2018 in SOCIALMEDIA |

Hashtag, Hashtag delle mie brame… fammi diventare l’influencer più potente del reame. Carissimi social addicted in colpevole ritardo (visto che il compleanno era ieri) festeggiamo gli 11 lunghi anni del nostro caro amico Hashtag. Contenti?

hashtag-compleanno

Magari non siete contenti. Probabilmente non ve ne fregherà nulla. Comunque, giusto per mettere i puntini sulle “I” Hashtag è una parola composta da “hash”, cancelletto, e “tag”, etichetta. Si dice in giro, giusto per lasciare aloni di mistero, che il suo creatore sia un tale: Chris Messina. Chris era, ma penso sia ancora (m’informerò) un avvocato technology addicted e anche un po’ profeta che il 23 agosto del 2007 su Twitter lanciò un’idea:« how do you feel about using # (pound) for groups. As in #barcamp [msg]? » ovvero: “Che ne dite di usare # per i gruppi?”.

la sua popolarità e la sua importanza è legata all’introduzione dapprima su Twitter come caratteristica per contrassegnare parole chiave, che richiamano così l’attenzione degli utenti su argomenti o settori specifici ma ben presto il suo uso è stato allargato a molti altri socialnetwork, Instagram prima, Facebook poi ed ora anche Linkedin sta vagliando l’uso di questo stratagemma per rendere più accessibili agli utenti argomenti particolari e ben definiti.

Vi faccio anche una top ten degli hashtag fra i più apprezzati in Italia, ovviamente la portata dipende dal periodo e dagli eventi in corso e questa lista cambia spesso quindi non affezionatevi troppo, anzi: scoprite voi stessi quali sono i più utilizzati… di volta in volta, rispetto al contenuto che utilizzate…

  1. #me
  2. #moda
  3. #italia
  4. #film
  5. #arte
  6. #studio
  7. #milano
  8. #roma
  9. #amore
  10. #mare

Buona norma sarebbe quella di non usarne più di 30 su Instagram ad esempio. In questo link ci sono delle liste suddivise per argomento. Per ogni contenitore potete attingere una serie piuttosto corposa di hashtag da aggiungere alle vostre foto.

Su Twitter direi che un numero sufficiente di hashtag nel testo, per citare i De La Soul, 3 it’s a magic number. 3 hashtag centrati sull’argomento del momento di cui si sta parlando sono più che sufficienti appunto. Vi sarà capitato di guardare una trasmissione in TV che usa un hashtag per interagire con gli spettatori vero? ecco in quel caso, dire la vostra solo con il loro hashtag vi basterà e se il vostro contenuto sarà così arguto e interessante magari vi capiterà di essere letti in diretta,  ve lo auguro è sempre divertente e da soddisfazione se il vostro tweet è interessante e intelligente.

Ultimo ma importantissimo consiglio: non utilizzate Hashtag troppo lunghi. Possono risultare difficili da leggere e quasi sicuramente da comprendere. Volete essere efficaci? usate tag abbastanza brevi e con significati molto specifici, così che siano anche semplici da Ricordare. Ad esempio #daricordare va bene… #daricordarecomeunacosaimportanteetenereamente NO!

Bene, se usate già questi amici Hashtag, cosa che auspico visto la loro veneranda età tecnologica, eliminate questo mio articolo. Se non li usate o li usate in modo scorretto spero di esservi stato utile.

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